Luglio-Settembre 2018, Vol. 8, N. 3 Gimpios 2018;8(3):98-103 doi 10.1716/3105.30942 Scarica il PDF (91,1 kb) Linee guida a confronto:prevenzione, diagnosi e terapiadelle infezioni da Clostridium difficile titolo - split_articolo,controlla_titolo - art_titolo Linee guida a confronto: prevenzione, diagnosi e terapia delle infezioni da Clostridium difficile title - controlla_titolo - art_title Guidelines on the prevention, diagnosis and therapy of Clostridium difficile infection autori - vau_aut_id Andrea Patroni,1 Eleonora Bettineschi2 affiliazione_autori - ignora - art_affiliazioni 1. Comitato Infezioni Ospedaliere, ASST di Valcamonica 2. Unità Operativa di Medicina, ASST di Valcamonica testo - art_testo Nel numero 2 di GImPIOS 20111 è stata pubblicata la revisione n° 1 del Documento di indirizzo Simpios “Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile” (ICD), che faceva riferimento alle “Raccomandazioni” che sul tema ESCMID-ECDC2 avevano presentato nel 2008, aggiornandole e commentandole. Nel corso del 2018 sono state pubblicate due importanti linee guida di gestione delle infezioni da Clostridium difficile: quelle di IDSA - SHEA3 e quelle di ESCMID - ECDC.4 Abbiamo ritenuto potesse essere un utile esercizio tornare su questo importante tema con una tabella di confronto che mostri le concordanze ed anche le differenze tra queste due pubblicazioni. I dati riportati in tabella evidenziano che l’approccio al problema assunto dalla due Società è per alcuni aspetti sostanzialmente sovrapponibile, per altri differenziato, in modo più o meno marcato. Ne proponiamo una breve sintesi. Entrambe le linee guida concordano nel raccomandare: — per la diagnosi di ICD: adottare un algoritmo a due step, un test ad alta sensibilità seguito da un test ad elevata specificità, — per la prevenzione e il controllo delle ICD: indossare guanti e camici durante le cure del paziente con ICD; la disinfezione terminale manuale con disinfettante sporicida monitorandone l’adeguatezza e l’efficacia; la disinfezione terminale automatizzata con metodo sporicida; la disinfezione quotidiana con agente sporicida; l’implementazione di un programma di stewardship antibiotica. Per i diversi capitoli si rilevano invece delle differenze di approccio, in particolare: • epidemiologia. IDSA puntualizza i diversi interventi generali e suddivisi per paziente adulto e pediatrico. ESCMID si limita a raccomandare la sorveglianza di ICD con un feed-back tempestivo dei dati; • diagnosi. IDSA si sofferma su svariati aspetti inerenti il paziente adulto e quello pediatrico. ESCMID dà solo indicazioni sui test da utilizzare (e ciò in sintonia con quanto proposto in merito da IDSA); • prevenzione e controllo. Le indicazioni fornite da IDSA prendono in considerazione tutti i diversi aspetti della prevenzione e controllo, dall’igiene ambientale all’uso di inibitori di pompa. Il numero di raccomandazioni da parte di ESCMID è più limitato e relativo a uso di guanti e grembiuli monouso, adozione di precauzioni da contatto, igiene delle mani, disinfezione ambientale, stewardhip antibiotica; per quest’ultimo aspetto, tuttavia, le indicazioni fornite da ESCMID sono più particolareggiate di quelle di IDSA; • trattamento. IDSA dà consigli specifici in funzione delle differenti situazioni (es. adulto: primo episodio, ICD fulminante, prima recidiva……, età pediatrica, etc). ESCMID precisa solo l’esigenza di iniziare un trattamento precoce nei pazienti con ICD; • educazione. In questo settore IDSA non esprime raccomandazioni mentre ESCMID si sofferma sugli interventi indirizzati a tutto il personale che può gravitare attorno al paziente (operatori sanitari, personale ausiliario, visitatori) ed al paziente stesso. Il nostro auspicio è che questo nostro lavoro di presentazione e confronto possa aiutare le singole strutture sanitarie a verificare le pratiche in uso, a valutare quanto queste si discostano da quelle sostenute da evidenze scientifiche, a identificare azioni correttive ed a implementarle, tutto per la tutela della sicurezza dei pazienti e dell’ambiente di lavoro. ▪ biblio_titolo - ignora Bibliografia bibliografia - art_bibliografia 1. Documento di indirizzo. Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium Difficile. GImPIOS suppl. vol. 1, n. 2, aprile-giugno, 2011. 2. Vonberg RP, Kuijper EJ, Wilcox MH, Barbut F, Tull P et al. Infection Control measures to limit the spread of Clostridium difficile. Clin Microb Infect 2008; 14 (Suppl 5): 2-20. 3. McDonald LC, Gerding DN, Johson S, Bakken JS, Carrol KC et al. Clinical Practice Guidelines for Clostridium difficile Infection in Adults and Children: 2017 Update by the Infectious Diseases Society of America (IDSA) and Society for Healthcare Epidemiology of America (SHEA). Clin Infect Dis 2018;66(7): e1-e48. doi: 10.1093/cid/cix 1085 4. Tschudin-Sutter S, Kuijper EJ, Durovic A, Vehreschild MJGT, Barbut F, et al. Guidance document for prevention of Clostridium difficile infection in acute healthcare settings. Clin Microbiol Infect 2018;24(10):1051.1054. doi: 10.1016/jcmi.2018. 02.020.