La multidisciplinarietà per il controllo degli MDR, delle ICA e della pandemia di COVID-19


Pur tra mille difficoltà siamo finalmente siamo riusciti a portare a termine il IX congresso nazionale della nostra Società: “La multidisciplinarietà per il controllo degli MDR, delle ICA e della pandemia di COVID-19”. Avevamo in programma di vederci nella bella città di Ancona, nel giugno 2020, ma la pandemia, come ben sappiamo, ha bloccato tutte le attività congressuali. La decisione presa nel marzo 2020 è stata quella di vedere come sarebbe evoluto il Covid-19 durante il 2021 per valutare se mantenere il congresso in presenza oppure se organizzare il nuovo congresso via web. Siamo stati prudenti e abbiamo scelto la versione virtuale, ampliando così le nostre capacità organizzative ed esplorando nuove formule di comunicazione.

Tre lunghi pomeriggi di congresso, con una lettura magistrale inaugurale, dieci sessioni plenarie, trenta relazioni, l’assemblea dei Soci e un simposio aziendale. È un parere di parte, ma ci sembra che il congresso abbia avuto un suo successo, offrendo molti importanti e interessanti spunti agli addetti ai lavori.

La partecipazione è stata buona con oltre 350 partecipanti nei momenti di massima affluenza e circa 200 nella media. Questo dato è di grande interesse per due motivi. Da un lato perché indica che la nostra Società ha una base discretamente numerosa di persone interessate alle attività scientifiche proposte che ci potrebbe permettere di ampliare il numero degli iscritti, un obiettivo di importanza strategica per qualunque società scientifica: un ampliamento della base societaria ci consentirebbe di avere un’azione più capillare e di favorire un approccio più uniforme alle infezioni correlate all’assistenza nel variegato sistema sanitario nazionale regionalizzato. Dall’altro lato è un dato di fatto che il Covid-19 ha spinto con grande forza i nuovi sistemi della comunicazione e della formazione e che ha avuto un impatto notevole in particolare sull’organizzazione dei convegni, oggi molto diversa da ciò che era sempre stata. Riteniamo che questo patrimonio di innovazione non debba andare perduto e che in futuro sarà necessario pensare a come coniugare al meglio il convegno in presenza, indispensabile per i normali rapporti interumani ma impegnativo in termini di tempo e di risorse economiche, e la possibilità di collegarsi via web, risparmiando tempo, fatica, denaro, rendendo così i nostri convegni fruibili anche a chi vive lontano o non ha il tempo necessario per poter essere fisicamente presente.

Nel prossimo numero di Gimpios è nostra intenzione proporre, per chi non ha avuto modo di seguire i lavori, una sintesi degli interventi che si sono succeduti nei tre giorni del convegno. Nel frattempo siamo lieti di presentare i 42 poster che documentano il lavoro che i nostri soci, con serietà e determinazione, hanno portato avanti in questo periodo di grandi difficoltà.


Marcello D’Errico, Angelo Pan

Presidenti del Congresso